Costantino, il primo imperatore cristiano

Costantino, il primo imperatore cristiano

Secondo Lattanzio Costantino ebbe una visione in cui Cristo lo esortava ad apporre un segno sugli scudi dei propri soldati, forse uno staurogramma, ossia una croce latina con la parte superiore cerchiata come una P, forse il simbolo di Cristo, il chi-rho, una XP incrociata.

Eusebio riporta due versioni. La prima, contenuta nella Storia ecclesiastica, afferma esplicitamente che il dio cristiano abbia aiutato Costantino, ma non menziona nessuna visione. Nella Vita di Costantino Eusebio racconta che Costantino stava marciando col suo esercito quando, alzando lo sguardo verso il sole, vide una croce di luce e sotto di essa la frase greca “ἐν τούτῳ νίκα”, reso in latino come in hoc signo vinces, ossia “con questo segno vincerai”. Inizialmente insicuro del significato, Costantino ebbe nella notte un sogno nel quale Cristo gli spiegava di usare il segno della croce contro i suoi nemici.

Il culto del Sol Invictus

Il culto del Sol Invictus

« È così tanto stimata questa religione del Sole che alcuni cristiani, prima di entrare nella Basilica di San Pietro in Vaticano, dopo aver salito la scalinata, si volgono verso il Sole e piegando la testa si inchinano in onore dell’astro fulgente. Siamo angosciati e ci addoloriamo molto per questo fatto che viene ripetuto per mentalità pagana. I cristiani devono astenersi da ogni apparenza di ossequio a questo culto degli dei. »
(PAPA LEONE I, 7° SERMONE TENUTO NEL NATALE DEL 460 – XXVII-4)

L’editto di Tessalonica

L’editto di Tessalonica

Non solo il paganesimo diventava non più gradito, ma si bandiva l’arianesimo ed altre eresie cristiane (lo stesso Valente, zio di Graziano, era un fervente ariano). La chiusura totale al paganesimo arriverà nel 391-92 con i cosiddetti decreti teodosiani, seguiti all’incidente di Tessalonica e il perdono chiesto ad Ambrogio, dove verrà decisa la chiusura totale dei templi e la persecuzione per chi praticava culti pagani.

Il mitraismo

Il mitraismo

Il mitraismo era una religione misterica e quindi non pubblica: l’accesso a questa religione era decisamente più complesso che non ad altre. Il luogo di incontro era il mitreo, situato in una cavità naturale o artificiale, priva di finestre e piuttosto piccolo in confronto a un qualsiasi tempio antico. Al centro del culto c’era Mitra, raffigurato sempre col suo cappello frigio, che affrontava il dio Sole e lo sconfiggeva.

Io, Saturnalia

Io, Saturnalia

In questo periodo festivo, che dava il via alla rinascita primaverile, i romani usavano banchettare, scambiarsi regali e andare a vedere spettacoli gladiatori e corse di quadrighe: insomma era un periodo di rilassatezza. L’ordine sociale veniva sovvertito in quanto tutti gli uomini erano considerati uguali e perfino gli schiavi potevano beffarsi dei padroni. Era un periodo di licenze sotto ogni aspetto, con cibo, vino e sesso sfrenato, in cui cadeva anche l’uso della legge poiché si tornava a un’ancestrale età dell’Oro. Catullo definiva questa festa come “optimo dierum” (“il migliore dei giorni”).

L’affermazione del cristianesimo

L’affermazione del cristianesimo

Il cristianesimo fu un culto originariamente avverso all’impero romano, per poi diventare per tramite degli imperatori il principale culto. Con l’Editto di Milano si concesse libertà di culto, con l’Editto di Tessalonica e poi i decreti Teodosiani il credo cristiano niceno divenne l’unico praticabile, mentre si chiudevano i templi pagani e si negava la possibilità di adorare gli antichi dei.