Giulio Nepote era figlio di un magister militum dei tempi di Avito e nipote del Marcellino già comandante in Dalmazia, era anche imparentato con Leone, imperatore d’oriente, avendo sposato una nipote della moglie.

Nel 468 divenne governatore della Dalmazia come suo zio; venne spedito poi da Leone a reclamare il trono di Glicerio, che non piaceva all’imperatore d’oriente, riuscendoci, nel 474. Infatti l’imperatore si arrese poco dopo lo sbarco di Nepote a Ostia. Quest’ultimo fu acclamato Augusto nel giugno del 474. Nepote, sebbene avesse riportato la Dalmazia all’occidente, nulla poté con i visigoti, a cui dovette cedere l’Alvernia; Sidonio Apollinare, famoso panegirista, originario del luogo, fu anche incarcerato. Anche la Spagna era ormai persa.

L’imperatore si mostrò nel complesso incapace ad affrontare la situazione e fu così che Oreste, comandante dell’esercito imperiale, marciò su Ravenna per deporlo, mettendo sul trovo il figlio Romolo Augustolo, il 28 agosto del 475. Nepote fuggì nella sua Dalmazia, e sopravvisse anche alla deposizione di Romolo Augustolo l’anno seguente, morendo assassinato il 9 maggio 480 per ordine forse di Glicerio, da lui deposto.

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