storieromane.altervista.org
Scipione Africano: dall'apogeo al declino - STORIE ROMANE
Finita la guerra annibalica con la vittoria di Zama, Scipione nel 199 diventò censore, princeps senatus e di nuovo console nel 194. Insolitamente per l’epoca si ritirò a vita privata, ma nel 190 accettò di andare come legato del fratello Lucio e Gaio Lelio, entrambi consoli, in Grecia, ad affrontare Antioco III, re dei Seleucidi. Dopo la vittoria a Magnesia del fratello Scipione Asiatico si ritirò a vita privata, rispedendo indietro le accuse mosse da Catone il Censore che lo accusava di peculato in seguito alla pace di Apamea. Sarebbe morto a Literno, dove la sua tomba lanciava una pesante invettiva allo stato romano, che non gli era stato riconoscente: «Ingrata patria, ne ossa quidem mea habes» «Patria ingrata, non avrai mai le mia ossia» VALERIO MASSIMO, V, 3, 2
meridio90