Nel tempo i romani passarono da un equipaggiamento oplitico, all’armatura ad anelli gallica, la lorica segmentata, per tornare poi ad anelli e squamate.
La battaglia di Idistaviso
Dopo la disfatta di Varo nella selva di Teutoburgo e la distruzione di tre legioni, Augusto precipitò nello sconforto urlando: “Varo, rendimi le mie legioni!”
La battaglia di Argentoratum
Attorno al 350 d.C. la frontiera gallica venne messa in serio pericolo dall’usurpatore Magnenzio, che perse più di 20.000 uomini nella guerra civile contro Costanzo II a Mursa Maggiore; fu Giuliano a rimettere a posto la situazione vincendo gli alemanni a Argentoratum, nel 357.
Ubi solitudinem faciunt pacem appellant
L’episodio di Calgaco e del suo “ubi solitudinem faciunt pacem appellant” è l’emblema dello scontro di civiltà e della critica all’imperialismo romano.
La battaglia di Waitling Street
Dopo la morte di Prasutago, re degli iceni, Nerone annesse il suo regno nonostante fosse stato in testamento alla moglie Budicca, che venne stuprata dai romani.
L’esercito romano del Principato
L’esercito del principato comprendeva circa 30 legioni e altrettanti ausiliari, collocati lungo tutto il limes.
I castra romani
I castra romani erano il classico esempio di fortificazione romana, dalla tipica forma rettangolare, creati sia al termine della marcia sia in modo permanente.
Diocleziano e l’invenzione della tetrarchia
Diocleziano creò una nuova forma di governo: l’impero fu diviso tra quattro imperatori, due Augusti e due Cesari.
L’esercito tardoantico
Settimio Severo sciolse le coorti pretorie, riformandole con legionari pannonici e raddoppiandone gli effettivi e arruolando tre nuove legioni.
Teutoburgo: una sconfitta devastante
Nel mese di settembre del 9 d.C., nell’arco di tre giorni, si consuma uno dei maggiori disastri militari della storia romana: l’imboscata della selva di Teutoburgo. Il luogo della battaglia è stato identificato nei pressi di Kalkriese, in Bassa Sassonia,