La leggenda degli Orazi e i Curiazi

La leggenda degli Orazi e i Curiazi

“Ormai pareggiate le sorti, ne rimanevano in vita uno per parte, ma ben diversi per animo e per forze: l’uno spingevano baldanzoso al terzo duello il corpo non tocco dal ferro e la duplice vittoria; l’altro trascinando il corpo stanco per le ferite e per la corsa, già vinto dalla precedente strage dei fratelli, si offre ai colpi del nemico vincitore. Non fu vera lotta: il Romano imbaldanzito disse:
«Due ne ho offerti ai Mani dei fratelli; il terzo lo offrirò alla causa di questa guerra, affinché i Romani comandino sugli Albani».
Fattosi sopra l’avversario, che a stento reggeva le armi, gli piantò la spada nella gola, e ne spogliò il cadavere.” (Tito Livio, Ab Urbe Condita I, 25)