Io, Saturnalia

Io, Saturnalia

In questo periodo festivo, che dava il via alla rinascita primaverile, i romani usavano banchettare, scambiarsi regali e andare a vedere spettacoli gladiatori e corse di quadrighe: insomma era un periodo di rilassatezza. L’ordine sociale veniva sovvertito in quanto tutti gli uomini erano considerati uguali e perfino gli schiavi potevano beffarsi dei padroni. Era un periodo di licenze sotto ogni aspetto, con cibo, vino e sesso sfrenato, in cui cadeva anche l’uso della legge poiché si tornava a un’ancestrale età dell’Oro. Catullo definiva questa festa come “optimo dierum” (“il migliore dei giorni”).