La legione romana nel corso del tempo muta da contadini-soldati che difendono la terra a forza professionale e volantaria regolarmente retribuita.
Limitanei e comitatensi
Nel IV secolo viene a crearsi un nuovo tipo di esercito limitaneo-comitatense, diverso dalle antiche legioni repubblicane e alto-imperiali.
Il comitatus
Nel III secolo l’imperatore si circonda di una serie di truppe scelte, che vanno a formare un comitatus che lo segue e che forma una forza di pronto intervento.
La crisi economica dell’impero romano
Tra la fine del II e l’inizio del III secolo l’impero visse una profonda crisi, anche economica, che sarebbe esplosa alla metà del III secolo.
La fine della tetrarchia
Nel 293 Diocleziano predispose un’accurata riforma amministrativa e statale dell’impero romano: diviso in province raggruppate in diocesi affidate a prefetti, separava le cariche politiche e militari, raddoppiava le province e infine suddivideva l’impero tra due imperatori, chiamati Augusti, e due vice, chiamati Cesari.
In hoc signo vinces
Secondo il racconto di Eusebio nella sua Vita di Costantino, l’imperatore avrebbe osservato la scritta “in hoc signo vinces” in cielo prima di Ponte Milvio.
I castra romani
I castra romani erano il classico esempio di fortificazione romana, dalla tipica forma rettangolare, creati sia al termine della marcia sia in modo permanente.
Diocleziano e l’invenzione della tetrarchia
Diocleziano creò una nuova forma di governo: l’impero fu diviso tra quattro imperatori, due Augusti e due Cesari.
L’esercito tardoantico
Settimio Severo sciolse le coorti pretorie, riformandole con legionari pannonici e raddoppiandone gli effettivi e arruolando tre nuove legioni.
La crisi del III secolo – L’anarchia militare
Il terzo secolo segna una profonda crisi sociale, militare, demografica e monetaria per l’impero romano. Tale periodo è definito anarchia militare (235-84).