La guerra tra Roma e Cartagine durò dal 264 al 241 a.C. Nata dalla richiesta di aiuto dei Mamertini, si trascinò per lunghi anni, passando attraverso la disastrosa morte di Attilio Regolo in Africa ed episodi come quello del console Publio Claudio Pulcro che, nel 248 a.C., non ottenendo il risultato sperato dai polli augurali, i quali avevano deciso di non beccare il mangime (considerato di buon augurio), li fece gettare in mare esclamando: “se non vogliono mangiare, che bevano”. (Polibio, Storie, I, 49).
Gli ausiliari nell’esercito romano
Alla fine dell’epoca repubblicana i romani facevano affidamento su truppe non regolari fornite da moltissimi regni clienti, specialmente in oriente; Pompeo ad esempio poteva vantare numerose amicizie grazie alle quali poté arruolare numerosi soldati per combattere Cesare. Augusto stabilizzò molti di questi reparti, inquadrandoli negli auxilia, divisi in coorti e alae ausiliarie, ma fu solo Claudio a regolamentare il percorso di carriera per gli ufficiali romani (cavalieri) che le comandavano.
Carthago delenda est
Catone era solito terminare i suoi discorsi in senato con “ceterum censeo Carthaginem esse delendam”, ossia “Carthago delenda est”, “Cartagine deve essere distrutta”.
Quando Giulio Cesare fu rapito dai pirati
Prima di iniziare la sua carriera politica, durante un viaggio verso Rodi, Cesare venne rapito dai pirati e tenuto in ostaggio. Liberato, si vendicherà…
Pompeo e la guerra contro i pirati
Nel giro di pochi Mesi Pompeo, cui era affidato un comando straordinario, sradicò la pirateria che imperversava nel Mediterraneo.
La battaglia delle Isole Egadi
Il 10 marzo del 241 a.C. con la vittoria navale alle Isole Egadi i romani ponevano termine alla prima guerra punica.
L’eruzione del Vesuvio: la distruzione di Pompei ed Ercolano
L’area di Pompei era stata interessata da vari terremoti nei decenni precedenti l’eruzione del Vesuvio: nel 62 d.C. un violento terremoto aveva danneggiato gravemente la città, che era ancora non del tutto ricostruita quando avvenne l’eruzione del Vesuvio.