Massimino è dipinto dalle fonti antiche come un semibarbaro di dimensioni enormi, dalla forza sovraumana e dai tratti barbarici. Fu solo propaganda del senato?
Massimino, l’imperatore gigante

Massimino è dipinto dalle fonti antiche come un semibarbaro di dimensioni enormi, dalla forza sovraumana e dai tratti barbarici. Fu solo propaganda del senato?
Dopo la battaglia di Filippi Marco Antonio era sulla cresta dell’onda, ma dopo l’incontro con Cleopatra perse il momento propizio e Ottaviano ne beneficiò.
“L’esercito gli aveva affibbiato il soprannome di «mano alla spada», così che, se per caso si voleva sapere quale dei due Aureliani aveva fatto una data cosa o condotta una certa operazione, bastava aggiungere «Aureliano mano alla spada» per capire di chi si trattasse.”
Nel IV secolo viene a crearsi un nuovo tipo di esercito limitaneo-comitatense, diverso dalle antiche legioni repubblicane e alto-imperiali.
Durante i quattro anni di Guerra Giudaica (e il successivo assedio di Masada) molti furono gli avvenimenti memorabili.
Caracalla vedeva in Alessandro il Grande un mito da emulare; tanto in questioni di cittadinanza che in conquiste militari. Il principe morì infatti in oriente.
Nel 21 d.C. i legionari romani si trovarono ad affrontare dei ribelli gallici guidati da Giulio Floro e Sacroviro ad Augustodunum (Autun). Tra loro moltissimi erano male armati, ma c’erano anche dei gladiatori completamente corazzati, dalla testa ai piedi, i crupellari.
Nel 55 a.C. Cesare sbarcò in Britannia. L’esito sarebbe stato disastroso se l’aquilifer della decima non lo avesse salvato.
Poco prima di Idistaviso Arminio e il fratello Flavo, che combatteva per Germanico, si incontrarono in riva al fiume Visurgi. Fu uno scontro di idee.
Durante le rivolte delle legioni pannoniche in seguito alla morte di Augusto, i legionari ammazzarono senza pietà un centurione che era diventato famoso col soprannome di “datemene un’altra”, poichè era solito spezzare la verga con cui bastonava i legionari e chiederne subito un’altra.