Il 15 marzo 493 Teoderico (che era appena entrato a Ravenna, accettando di dividere il regno con il re erulo) e Odoacre si incontrarono in un banchetto, organizzato dal goto, il quale lo uccise a tradimento. Pare che in punto di morte abbia esclamato: “dov’è Dio?” e che l’amalo abbia risposto “questo è per quello che mi hai fatto”, forse un riferimento all’assassinio di alcuni suoi parenti della famiglia reale rugia da parte di Odoacre.
Stilicone
Stilicone nacque da padre vandalo, ufficiale ausiliario nell’esercito romano dell’imperatore Valente e da madre romana. Si arruolò nell’esercito romano e fece carriera sotto Teodosio, che lo premiò dopo il successo del Frigido del 395. L’anno successivo, alla morte dell’imperatore, divenne tutore di Onorio e comandante dell’esercito occidentale.
Ezio, l’ultimo romano?
Flavio Ezio riuscì a combattere efficacemente i barbari come magister militum, ma la fine della minaccia unna segnò la sua definitiva fine a corte.
Il sacco di Roma di Alarico
Il 24 agosto del 410, esattamente 800 anni dopo l’infausto sacco di Brenno, Alarico prendeva e saccheggiava la città di Roma.
L’esercito tardoantico
Settimio Severo sciolse le coorti pretorie, riformandole con legionari pannonici e raddoppiandone gli effettivi e arruolando tre nuove legioni.
La battaglia del Frigido
Con la battaglia del Frigido, nel 394, Teodosio riunisce per l’ultima volta l’impero e si spegne ogni possibilità di ritorno al paganesimo.