Furono ben pochi gli imperatori romani a morire di morte naturale o per malattia, specialmente a partire dal III secolo; molti furono uccisi, alcuni trucidati.
Aureliano, Restitutor orbis
Aureliano si guadagnò due soprannomi: “mano alla spada” e “restitutor orbis”. Quest’ultimo dopo la riunificazione dell’impero, diviso dopo Valeriano.
I soldati dell’Urbe
A Roma stazionavano diversi reparti: i più famosi erano i pretoriani, ma c’erano anche gli equites singulares e molti altri.
La dinastia dei Severi
Tra il 193 e il 235 a Roma governarono i Severi. Primo imperatore tra questi fu Settimio Severo, originario di Leptis Magna, in Tripolitania.
In hoc signo vinces
Secondo il racconto di Eusebio nella sua Vita di Costantino, l’imperatore avrebbe osservato la scritta “in hoc signo vinces” in cielo prima di Ponte Milvio.
L’esercito romano del Principato
L’esercito del principato comprendeva circa 30 legioni e altrettanti ausiliari, collocati lungo tutto il limes.
Claudio: l’imperatore dietro la tenda
Il 24 gennaio del 41 d.C., dopo aver assassinato Caligola, i pretoriani acclamavano imperatore suo zio, nascosto dietro una tenda: Claudio.
L’anno dei quattro imperatori (Galba, Otone, Vitellio, Vespasiano)
Tra il 68 e 69 d.C., dopo la morte di Nerone, si susseguirono rapidamente quattro imperatori e Vespasiano ebbe la meglio: fu l’anno dei quattro imperatori.
L’esercito tardoantico
Settimio Severo sciolse le coorti pretorie, riformandole con legionari pannonici e raddoppiandone gli effettivi e arruolando tre nuove legioni.