«Risulta che Massimino spesso bevesse in un giorno un’anfora capitolina di vino, che mangiasse fino a quaranta libbre di carne o, come sostiene Cordo, addirittura sessanta. Come si sa per certo, egli non assaggiò mai legumi e quasi mai bevande fredde se non per necessità di bere. Spesso raccoglieva le gocce del suo sudore collocandole in calici o in un vasetto, e così poteva mostrarne due o tre sestari. Sotto Antonino Caracalla ricoprì a lungo il grado di centurione e più volte ebbe ad occupare tutte le altre cariche militari.»
I barbari nell’impero romano
I barbari avevano cominciato a premere lungo i confini del Reno e del Danubio per la prima volta al tempo di Marco Aurelio, pressati da altre popolazioni germaniche orientali e settentrionali. Ma fu solo dopo la sconfitta di Adrianopoli nel 378 che non fu possibile contenerli. Nei due secoli precedenti i romani si servirono di loro per coltivare la terra, fare i soldati e riscuotere tasse, facendone dei cittadini romani.
Imperatori illirici e anarchia militare
Durante l’anarchia militare l’impero fu sul punto di soccombere, finché una serie di imperatori illirici, tra il 268 e 282, riportarono l’ordine.
La crisi del III secolo – L’anarchia militare
Il terzo secolo segna una profonda crisi sociale, militare, demografica e monetaria per l’impero romano. Tale periodo è definito anarchia militare (235-84).