In principio i romani usavano centurie e manipoli, ma nuove minacce durante la repubblica li spinsero ad adottare la coorte, più grande dei precedenti.
Il ratto delle sabine
Dopo la fondazione di Roma Romolo creò un asylum per accogliere gli stranieri. Infatti la città appena nata era formata da fuggitivi, schiavi liberati, contadini e pastori. Il primo re si appellò dunque ai popoli vicini per rinfoltire le sue schiere, tuttavia mancava ancora un elemento fondamentale: le donne. Perciò invitò i vicini sabini ad assistere ad una corsa di carri nell’area in cui sarebbe sorto il circo Massimo, all’epoca ancora paludosa.
Il mundus: il collegamento tra il mondo dei morti e quello dei vivi
Il mundus era la fossa che, creata quando si fondava una città, collegava il mondo dei morti con quello dei vivi. Era riaperto solo in rare occasioni.
I Lupercali: Giulio Cesare rifiuta la corona
Le idi di marzo del 44 a.C. passeranno alla storia come una date cruciali della storia umana: Cesare viene assassinato e i cesaricidi, che speravano di ristabilire la res publica, metteranno in moto una serie di eventi che portò Ottaviano,
Il natale di Roma
Per convenzione la nascita di Roma è fatta risalire al 21 aprile del 753 a.C., momento in cui Romolo fonda la città secondo la tradizione sul colle Palatino, in opposizione al fratello Remo che la voleva fondare sull’Aventino. « Siccome erano
Cittadini e barbari – La cittadinanza romana
“Civis Romanus sum”. Così si definiva Cicerone. Ma cosa significava realmente essere un cittadino romano, e chi poteva ottenere un simile privilegio? Differentemente dagli altri popoli antichi, diventare un romano era molto più semplice.