La battaglia di Munda, il 17 marzo 45 a.C. segnò l’ultima grande vittoria di Cesare e la fine della guerra civile. Tornato a Roma, divenne dittatore a vita.
La fine di Pompeo Magno
Dopo la sconfitta di Farsalo Pompeo cercò riparo in Egitto ma venne assassinato per compiacere il vittorioso Cesare, a cui ne venne offerta la testa.
La battaglia di Tapso
Il 6 aprile del 46 a.C. Cesare vinceva Metello Scipione a Tapso, annullando la superiorità nemica e gli elefanti con la V Alaudae.
«Mi pare doveroso citare qui l’atto di valore di un soldato veterano della quinta legione. Poiché nell’ala sinistra un elefante ferito, reso furioso dal dolore, si era scagliato contro un vivandiere inerme e dopo averlo schiacciato con la zampa lo premeva con il ginocchio e con tutto il suo peso tenendo alta la proboscide e mandando terribili barriti, sino a che l’uccise, questo soldato non poté tenersi di affrontare con l’arma in pugno la bestia. Quando l’elefante lo vide venire incontro per ferirlo, abbandonato il morto cinse alla vita il soldato con la proboscide e lo levò in alto. Il soldato, che vedeva di dover mostrare fermezza in un pericolo di tal genere, si diede a tagliare con la sua spada la proboscide da cui era avvinghiato, con tutte le sue forze. L’elefante costretto dal dolore lasciò andare il soldato emettendo furiosi barriti, poi di corsa scappò via verso le altre bestie.» (#Cesare, Guerra Africana, 84,1-4)