«Vercingetorige, indossata l’armatura più bella, bardò il cavallo, uscì in sella dalla porta della città di Alesia e, fatto un giro attorno a Cesare seduto, scese da cavallo, si spogliò delle armi che indossava e chinatosi ai piedi di Cesare, se ne stette immobile, fino a quando non fu consegnato alle guardie per essere custodito fino al trionfo.» (Plutarco, Vite Parallele, Cesare, 27, 9-10)
La vendetta romana di Carre al Monte Gindaro
I funditores causarono enormi perdite, anche psicologiche. Fu allora che Ventidio Basso ordinò nuovamente alle legioni di attaccare: nonostante la strenua resistenza i romani massacrarono la guardia del re, che venne ucciso in combattimento. Un centurione riuscì a prendere il corpo, attorno al quale si era accesa un’aspra battaglia, e a tagliarli la testa, mostrandola trionfante ai suoi compagni.
La pirateria nel Mediterraneo
Nella tarda repubblica la pirateria divenne dilagante nel Mediterraneo Orientale, finchè Pompeo non la stroncò.
Pompeo e la guerra contro i pirati
Nel giro di pochi Mesi Pompeo, cui era affidato un comando straordinario, sradicò la pirateria che imperversava nel Mediterraneo.