Le prime persecuzioni risalgono all’incendio di Nerone, ma si fecero sempre più pressanti nel III secolo con Decio e Diocleziano.
L’affermazione del cristianesimo
Il cristianesimo fu un culto originariamente avverso all’impero romano, per poi diventare per tramite degli imperatori il principale culto. Con l’Editto di Milano si concesse libertà di culto, con l’Editto di Tessalonica e poi i decreti Teodosiani il credo cristiano niceno divenne l’unico praticabile, mentre si chiudevano i templi pagani e si negava la possibilità di adorare gli antichi dei.
L’editto di Milano
Nel 313 Costantino e Licinio emanarono un editto di tolleranza verso ogni culto, compresi i cristiani; era il secondo a poca distanza di quello di Galerio.
La battaglia di Ponte Milvio
Nel 312 Costantino sconfisse Massenzio, ottenendo il controllo dell’occidente. All’epoca però l’imperatore era ancora pagano, come confermano le monete.
La fine della tetrarchia
Nel 293 Diocleziano predispose un’accurata riforma amministrativa e statale dell’impero romano: diviso in province raggruppate in diocesi affidate a prefetti, separava le cariche politiche e militari, raddoppiava le province e infine suddivideva l’impero tra due imperatori, chiamati Augusti, e due vice, chiamati Cesari.
In hoc signo vinces
Secondo il racconto di Eusebio nella sua Vita di Costantino, l’imperatore avrebbe osservato la scritta “in hoc signo vinces” in cielo prima di Ponte Milvio.
L’origine romana del Natale: il cristianesimo come religione “di stato”
Il culto della divinità solare ebbe particolare successo negli ultimi decenni del III secolo , tanto che lo stesso Costantino era seguace del Sol Invictus.