“Al primo attacco della malattia: «Ahimè», disse, «credo che sto diventando un dio». […] continuava a compiere, come al solito, i suoi doveri d’imperatore, tanto da ricevere le legazioni perfino mentre stava a letto. Ma, quando un improvviso attacco di diarrea lo ridusse allo stremo, disse che «un imperatore doveva morire in piedi»; e, mentre si sforzava di alzarsi, spirò tra le braccia di quelli che lo sostenevano” (Svetonio, vita di Vespasiano 23-24)
Più fortunato di Augusto, migliore di Traiano
L’optimus princeps fu talmente importante per la storia di Roma e gradito dai suoi contemporanei che ai suoi successori sarà augurato di essere “felicior Augusto, melior Traiano”, ossia “più fortunato di Augusto e migliore di Traiano”.
La dinastia dei Flavi – Da Vespasiano a Domiziano
Alla fine dell’anno dei quattro imperatori trionfò Vespasiano, che diede vita alla seconda dinastia dell’impero romano, quella dei Flavi. L’imperatore non era più, grazie alla lex de imperio Vespasiani, un privato cittadino primus inter pares tra i senatori, legittimato a governare la res publica in quanto discendente di Cesare, ma un senatore che otteneva il pieno riconoscimento costituzionale della sua posizione di imperatore dei romani.
Tito: amore e delizia del genere umano
Tito venne definito dagli storici romani “amore e delizia del genere umano”, poiché durante il suo principato nessuno venne condannato a morte.
La Lex de imperio Vespasiani
Vespasiano impose che la data di inizio del suo imperium fosse il 1 luglio del 69, quando era stato acclamato. Per ratificarlo usò una lex de imperio.
L’eruzione del Vesuvio: la distruzione di Pompei ed Ercolano
L’area di Pompei era stata interessata da vari terremoti nei decenni precedenti l’eruzione del Vesuvio: nel 62 d.C. un violento terremoto aveva danneggiato gravemente la città, che era ancora non del tutto ricostruita quando avvenne l’eruzione del Vesuvio.