A partire da Adriano e specialmente dal III-IV secolo i romani cominciano a usare reparti di cavalleria completamente corazzati, sul modello partico / sasanide. Inizialmente hanno il nome di cataphracti, ma successivamente appaiano anche reparti, specialmente in oriente, chiamati clibanarii; sulla Notitia Dignitatum appaiono entrambi indifferentemente. Alcuni hanno supposto una differenza di armatura tra i due, altri una mera differenza linguistica, con catafratti usato in occidente e clibanari in oriente. Questo tipo di cavalleria comincerà a essere usato meno dall’impero d’oriente in seguito alla grave crisi causata dalle conquiste slave e arabe tra VII e VIII secolo, per poi ritornare in auge tra la fine del IX e l’XI, quando la dinastia macedone riconquistò buona parte dei territori persi.
La dinastia di Costantino
Flavio Costanzo, uno dei quattro tetrarchi, diede vita tramite il figlio Costantino alla dinastia che reggerà l’impero romano nella prima metà del IV secolo d.C. e che determinerà la sua svolta verso il cristianesimo.
Giuliano, l’imperatore Apostata
Stregato dagli insegnamenti neoplatonici di Libanio e Massimo Giuliano decise di abbandonare l’educazione cristiana per ripristinare i culti pagani. Scrisse anche moltissimo, tra cui il Misopogon (Odiatore della barbara), un’operetta satirica contro chi, ad Antiochia, lo prendeva in giro per la barba. Ancora più famoso fu Contro i Galilei, in cui l’imperatore muoveva un durissimo attacco ai cristiani, definendo la religione dei seguaci di Cristo basata essenzialmente sulla superstizione e credenze erronee e prive di fondamento.
Il centurione Giuliano
Durante l’assedio di Gerusalemme del 70 d.C. alcuni centurioni si distinsero con atti eroici, tra cui il centurione Giuliano, che affrontò il nemico da solo.
I combattenti della Guerra Giudaica
Durante i quattro anni di Guerra Giudaica (e il successivo assedio di Masada) molti furono gli avvenimenti memorabili.
La morte di Giuliano
Giuliano decise di intraprendere un’imponente campagna contro i persiani ma nonostante i successi fu costretto alla ritirata poiché Procopio non arrivava.
La battaglia di Argentoratum
Attorno al 350 d.C. la frontiera gallica venne messa in serio pericolo dall’usurpatore Magnenzio, che perse più di 20.000 uomini nella guerra civile contro Costanzo II a Mursa Maggiore; fu Giuliano a rimettere a posto la situazione vincendo gli alemanni a Argentoratum, nel 357.