Nel tempo i romani passarono da un equipaggiamento oplitico, all’armatura ad anelli gallica, la lorica segmentata, per tornare poi ad anelli e squamate.
La coorte
In principio i romani usavano centurie e manipoli, ma nuove minacce durante la repubblica li spinsero ad adottare la coorte, più grande dei precedenti.
Il Pilum
Il pilum era il giavellotto usato dai legionari prima del corpo a corpo. Lanciato a breve distanza, aveva lo scopo di trafiggere l’uomo dietro lo scudo.
La guerra giugurtina
Il re numida Giugurta tentò di prendersi tutto il regno dello zio Micipsa ma venne fermato dai romani dopo l’eccidio di Cirta, in particolare da Mario e Silla.
L’esercito romano del Principato
L’esercito del principato comprendeva circa 30 legioni e altrettanti ausiliari, collocati lungo tutto il limes.
L’esercito manipolare
In seguito alle guerre sannitiche l’esercito romano prese la forma manipolare descritta da Polibio, con la divisione in hastati, principes e triarii.
La riforma dell’esercito di Gaio Mario
«Mario si accorse che gli animi della plebe erano pieni di entusiasmo. Senza perdere tempo caricò le navi di armi, stipendio per i soldati e tutto ciò che era utile, ordinando a Manlio di imbarcarsi. Egli intanto, arruolava soldati, non come era nell’uso di quel periodo, per classi sociali, ma anzi accettando tutti i volontari, per la massima parte nullatenenti (capite censi).» (Gaio Sallustio Crispo, Bellum Iugurthinum, LXXXVI)
Sentinum: la battaglia delle nazioni
La battaglia tra i romani e una coalizione di sanniti, galli, umbri ed etruschi, per fermarne l’avanzata, durante la terza guerra sannitica