Durante l’anarchia militare l’impero fu sul punto di soccombere, finché una serie di imperatori illirici, tra il 268 e 282, riportarono l’ordine.
Il senato romano
I requisiti base per entrare nell’assemblea, in epoca repubblicana periodicamente riformata dai censori, erano di possedere 1 milione di sesterzi ed essere nato libero da almeno tre generazioni, mentre chi raggiungeva la cifra di 400.000 sesterzi poteva divenire cavaliere e ricevere anche l’equus publicus.
Aureliano: Manu ad ferrum
“L’esercito gli aveva affibbiato il soprannome di «mano alla spada», così che, se per caso si voleva sapere quale dei due Aureliani aveva fatto una data cosa o condotta una certa operazione, bastava aggiungere «Aureliano mano alla spada» per capire di chi si trattasse.”
Il comitatus
Nel III secolo l’imperatore si circonda di una serie di truppe scelte, che vanno a formare un comitatus che lo segue e che forma una forza di pronto intervento.
La cattura di Valeriano
Valeriano si trovò nella terribile situazione di affrontare i barbari, la peste e i persiani. Ma, combattendo quest’ultimi, venne catturato.
Aureliano, Restitutor orbis
Aureliano si guadagnò due soprannomi: “mano alla spada” e “restitutor orbis”. Quest’ultimo dopo la riunificazione dell’impero, diviso dopo Valeriano.
La crisi del III secolo – L’anarchia militare
Il terzo secolo segna una profonda crisi sociale, militare, demografica e monetaria per l’impero romano. Tale periodo è definito anarchia militare (235-84).