L’omicidio di Ipazia si consumò nel 415. Fu chiamata in causa nel conflitto tra Oreste e Cirillo, rea di fomentare coloro i quali andavano contro i principi cristiani e di rendere impossibile la riconciliazione tra prefetto e vescovo. Le fu teso un agguato dai parabolani.
La morte di Cleopatra
Dopo l’ingresso di Ottaviano ad Alessandria e il suicidio di Antonio anche Cleopatra si tolse la vita, forse con un morso d’aspide come racconta Plutarco:
« Si racconta che l’aspide fu portato a #Cleopatra nel paniere insieme ai fichi, e che aveva dato ordine di nasconderlo tra le foglie, affinché il rettile la morsicasse senza che essa se ne accorgesse. Ma quando tolse i fichi, lo vide, e disse : “Eccolo, era qui”. Denudò perciò il braccio e lo offrì al morso dell’animale. »
(Plutarco, Vita di Antonio, 86)
La fine di Marco Antonio
Dopo la battaglia di Filippi Marco Antonio era sulla cresta dell’onda, ma dopo l’incontro con Cleopatra perse il momento propizio e Ottaviano ne beneficiò.
Veni vidi vici
La fulminea vittoria di Cesare a Zela contro Farnace lo portò a coniare la celebre frase: veni vidi vici.
Villa Adriana
Villa Adriana, costruita per volere di Adriano a Tivoli, è la più grande villa romana, che sviluppa al massimo l’architettura romana del II secolo d.C.
Ipazia
Ipazia fu una filosofa e matematica neoplatonica del IV-V secolo, che si scontrò con i cristiani per le sue credenze e dai quali (i parabolani) venne uccisa.
Marco Antonio e Cleopatra
La nascita della storia d’amore fra le più famose della storia tra il triumviro Marco Antonio e la regina d’Egitto Cleopatra.