Poco prima di Idistaviso Arminio e il fratello Flavo, che combatteva per Germanico, si incontrarono in riva al fiume Visurgi. Fu uno scontro di idee.
Il centurione “cedo alteram”
Durante le rivolte delle legioni pannoniche in seguito alla morte di Augusto, i legionari ammazzarono senza pietà un centurione che era diventato famoso col soprannome di “datemene un’altra”, poichè era solito spezzare la verga con cui bastonava i legionari e chiederne subito un’altra.
La successione di Marco Aurelio
Adriano aveva pianificato meticolosamente la successione di Antonino e Marco Aurelio, ma quest’ultimo si trovò privo di scelte e designò il figlio Commodo.
Le armature dei legionari romani
Nel tempo i romani passarono da un equipaggiamento oplitico, all’armatura ad anelli gallica, la lorica segmentata, per tornare poi ad anelli e squamate.
La battaglia di Farsalo
Nell’agosto del 48 a.C. Cesare sconfisse Pompeo, che aveva un esercito più numeroso, a Farsalo. Per lui si aprivano le strade del potere assoluto.
Lo scutum
Dopo il sacco di Brenno e gli scontri con i sanniti i romani cominciarono ad adottare una nuova protezione, non più l’hoplon falangitico, ma lo scutum.
Il gladio – il terrore dei nemici di Roma
Inventata dai popoli iberici, l’arma venne adottata da Scipione durante la sua campagna in Spagna e divenne rapidamente la principale arma del legionario.
Le atroci morti degli imperatori romani
Furono ben pochi gli imperatori romani a morire di morte naturale o per malattia, specialmente a partire dal III secolo; molti furono uccisi, alcuni trucidati.
La cattura di Valeriano
Valeriano si trovò nella terribile situazione di affrontare i barbari, la peste e i persiani. Ma, combattendo quest’ultimi, venne catturato.
Giulio Agricola
Giulio Agricola, suocero di Tacito, fu uno dei principali comandanti romani in Britannia, che per poco non sottomise, se Domiziano non l’avesse richiamato.